
Grazie all'immensa generosità di tantissime persone, realtà ed aziende vicentine, il 15 settembre 2018 abbiamo consegnato nelle mani del Vescovo di Rieti, Mons. Domenico Pompili, 19.560,96 euro per la costruzione della nuova "Casa del Futuro" di Amatrice!

Dove tutto è partito e come si è sviluppato
Vicenza, 9 marzo 2017
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Cari amici,
tutti siamo rimasti colpiti davanti ai terremoti che a partire dal 24 agosto hanno scosso il Centro Italia, devastando le città di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto.
Tutti siamo rimasti inermi di fronte all’inverno rigido che le popolazioni sopravvissute hanno dovuto attraversare.
Rimanendo in comunicazione con la Pastorale Giovanile di Rieti, ho potuto constatare che però, come grande è stata la distruzione, tanto più grande è la voglia di ricostruire e di ricominciare.
Giorno dopo giorno è cresciuta sempre di più in me la voglia di poter essere d’aiuto, nel mio piccolo, alle persone di quel territorio nel ricostruire le loro Vite.
Ho chiesto cosa potessi fare e di cosa vi fosse bisogno.
Dopo aver parlato con il Direttore della Caritas Diocesana rietina, don Fabrizio Borrello, sono stato informato del progetto in cui tutto il territorio crede molto: la costruzione ad Amatrice della “Casa del Futuro”.
E’ un progetto ambizioso, un “sogno” come lo ha definito il Vescovo di Rieti, S.E. Mons. Domenico Pompili, che, però, presto diventerà realtà: l’inizio dei lavori infatti è prevista per l’estate del 2018.
A fondamento di questa costruzione c’è la volontà di non disperdere la lunga esperienza dei campi scuola e di accoglienza diffusa nelle tante frazioni comprese nel cratere sismico, cercando però di superare l’idea di ricostruire tutto «com’era e dov’era».
La Chiesa infatti conosce il cambiamento intercorso negli anni e il ricostruire «dov’era» è saggio: non si consuma territorio. Non si può, però, ricostruire semplicemente «com’era»: la società è cambiata, anche dal punto di vista pastorale. Devono essere tenute presenti le nuove esigenze sociali ed economiche delle popolazioni che risiedono tra le montagne di Accumoli e Amatrice.
La Casa del Futuro si inserisce, secondo le parole di monsignor Pompili, nell’ottica del «fare esperienza con Dio tra le nostre montagne»: verrà realizzata nel complesso del “Don Minozzi”, di fianco al nuovo ospedale, su cui sta lavorando, invece, la Regione Lazio.
Del patrimonio esistente verranno recuperati la Chiesa ed il teatro, da sempre luoghi d’incontro. L’insieme di questi interventi faranno dell’area uno snodo centrale per tutto il territorio coinvolto dal sisma, reinterpretando la sua vocazione originaria di luogo di accoglienza per i giovani e di sostegno sociale.
L’istanza urbanistica è stata presentata dal Vescovo Pompili direttamente al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio durante le loro visite tra le macerie.
Il sisma ha colpito la popolazione spezzando la rete sociale, interrompendo la continuità generazionale e mettendo in ginocchio l’economia locale di molte frazioni della zona. Per tale ragione, la Casa del Futuro potrà rappresentare anche uno spazio di intercettazione di lavoratori, un incubatore di opportunità professionali.
La proposta è, dunque, quella di realizzare una struttura agile, semplice e sostenibile, idealmente in legno e vetro. L’idea progettuale prevede una costruzione essenziale, di dimensioni contenute, in coerenza con le esigenze di un piccolo borgo.
L’ipotesi di allestimento consisterebbe in forniture differenziate per rendere questa casa un centro di aggregazione e di assistenza, di condivisione della quotidianità, di servizi e consulenza, di amicizia, di gioco, di festa. Un luogo che sia centro di pensiero per un futuro vivibile e bello.
I fruitori prevalenti di questa struttura saranno i ragazzi del comune di Amatrice, delle frazioni limitrofe e di tutto il territorio, residenti stabilmente o che vivono periodicamente in questi luoghi.
La struttura, comunque, sarà un’area di aggregazione e servizi aperta a tutta la comunità, con attenzione agli anziani, pensando con loro ed i giovani dinamiche intergenerazionali, prevedendo spazi modulari e attività dedicate alle diverse esigenze.
Già l’ultimo Meeting dei giovani (6 – 8 gennaio 2016) ha posto le basi di questo ambizioso progetto, il quale sarà finanziato tramite oblazioni spontanee e raccolte fondi a carattere nazionale. La spesa totale stimata è molto alta: intorno al milione di euro.
Sarebbe un'emozione grande riuscire, con i fondi che raccoglieremo con questa iniziativa benefica, a permettere la costruzione di una stanza all'interno della “Casa del Futuro”.
Ho pensato di coinvolgere in questo progetto anche la Diocesi di Vicenza. Ho incontrato così dapprima il Segretario del Vescovo, don Marco Gasparini, il quale ha tenuto costantemente informato il nostro Vescovo, S.E. Mons. Beniamino Pizziol.
Ho presentato poi il progetto a don Lorenzo Zaupa, Vicario Generale della nostra Diocesi, a don Enrico Pajarin, Direttore della Caritas Diocesana di Vicenza ed al sig. Matteo Refosco, referente della nostra Pastorale Giovanile.
Sono rimasto davvero felice nel constatare l’appoggio della nostra Diocesi a questa iniziativa.
La Caritas Diocesana di Vicenza ha dato la disponibilità ad essere in prima fila promotrice di questo progetto, mettendo anche a disposizione il conto corrente per far confluire le offerte:
ASSOCIAZIONE DIAKONIA ONLUS
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IBAN
IT 82 Y050 1811 8000 0000 0107 933
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BANCA POPOLARE ETICA - FILIALE DI VICENZA
CAUSALE: UN CD PER LA CASA DEL FUTURO DI AMATRICE
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Condivido questo progetto anche con ciascuno di Voi amici, con tutti coloro che hanno il desiderio di dare una mano a queste popolazioni.
Nel mio piccolo, a tutti coloro che devolveranno un’offerta (di qualsiasi entità) a favore di questa causa, donerò gratuitamente le canzoni del mio nuovo CD, uscito qualche mese fa, “Il Cielo è dentro noi”. Qualche giorno dopo aver effettuato il bonifico ciascuna persona riceverà una lettera di ringraziamento che conterrà una Password che inserita nel mio sito www.lorenzobelluscio.com permetterà il download dei brani.
L’obbiettivo è quello di raccogliere almeno diecimila euro per questo progetto. É sicuramente una grande cifra, ma insieme, con l'aiuto del Signore, sono sicuro che ce la faremo.
Sappiamo che il nostro contributo rappresenterà una piccola goccia rispetto alle risorse necessarie per la costruzione di questa Casa. Ma come diceva Santa Madre Teresa di Calcutta ogni singola goccia dell'Oceano è fondamentale e se non ci fosse, l’Oceano ne sentirebbe la mancanza.
Cari amici, spero che anche Voi accogliate questo progetto con lo stesso entusiasmo con il quale Ve lo sto proponendo.
Per tutto quello che deciderete di fare, grazie mille di cuore!
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CON IL PATROCINIO DI:

Questa, invece, è la lettera che la Pastorale Giovanile di Rieti ci ha inviato in occasione del nostro concerto per Amatrice del 28 ottobre 2017.
